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GUARDATI ALLE SPALLE!

Aggiornamento: 11 dic 2020

Cos’hanno in comune un uomo che si guarda allo specchio e un automobilista che sta per uscire in sorpasso?

Entrambi si stanno guardano alle spalle! Un concetto con cui dovevano già fare i conti i nostri antenati, quando si aggiravano per la foresta, tentando di tutelarsi da eventuali pericoli imprevisti. Nella fattispecie: per scongiurare il rischio di diventare cibo del loro cibo!


Anche se l’uomo moderno ha sostituito la città alla foresta, questo retaggio del cervello limbico non ci ha abbandonati: la spiacevole sensazione di farci cogliere impreparati ci spinge tutt’oggi a sperimentare dei sentimenti fortemente spiacevoli.


Ma cosa c'entra tutto questo con la leadership? Più di quanto immaginiamo!



espedienti CHE FANNO LA DIFFERENZA


Alcuni esperti del linguaggio del corpo, in uno slancio di cinismo, ci suggeriscono un vero e proprio stratagemma per mettere in difficoltà dei potenziali avversari durante un meeting aziendale. Come? Mettendoli nella condizione di doversi guardare alle spalle!



Sembra, infatti, che – all’interno di un luogo chiuso – le persone con le spalle rivolte verso la porta o la finestra, siano più inclini a sperimentare disagio, a causa dello spazio aperto retrostante sul quale non hanno l’opportunità di esercitare alcun controllo.


Provare per credere, anche se personalmente mi attrae di più l’idea di sfruttare l'espediente in senso opposto, invitando i collaboratori meno predisposti al dialogo a sedersi con le spalle rivolte verso uno spazio coperto. Chissà che questo semplice modus operandi non possa farli sentire a loro agio e spronarli ad esprimersi, facilitando la buona riuscita del meeting?


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